Un utente cerca su Google per soddisfare una curiosità, ottenere un’informazione utile, acquistare un prodotto, per colmare una necessità. Un contenuto di valore DEVE tenere presente l’ intenzione di ricerca degli utenti e soddisfarla al massimo con i contenuti (testi, immagini, video) presenti sulla pagina.
Così facendo la nostra pagina manderà segnali positivi al motore di ricerca e il nostro posizionamento ne gioverà.
Da anni Google desidera “trasformarsi” in un motore di RISPOSTE.
Se analizzi le SERP (risultati della ricerca) vedrai che su tante ricerche Google prova immediatamente a dare una risposta all’utente, per rispondere immediatamente alla richiesta dell’utente espressa tramite una query. L’analisi dei risultati della ricerca su una determinata chiave è sempre più importante per capire come lavorare per ben posizionarsi su una determinata chiave di ricerca.
Anche il recente Google Fred Update (marzo 2017) sembra andare molto chiaramente in questa direzione.
Come consulente SEO cerco sempre di “leggere” (anche tra le righe) quello che Google stesso dichiara, ed alle volte queste semplici informazioni sono di grande aiuto (sembra banale ma è così), cito:
Vuoi una risposta, non miliardi di pagine web. Gli algoritmi sono programmi informatici che cercano indizi per restituirti esattamente ciò che desideri. Fonte Google Dentro la ricerca: http://bit.ly/2pOsaA4
L’obiettivo di ogni pagina del tuo sito web dovrebbe quindi essere quello di soddisfare una specifica esigenza dell’utente, dare una risposta, perchè nel soddisfare l’utente darai sempre segnali positivi anche al motore di ricerca.
Alla luce di tutto questo, cosa significa “creare contenuti di valore”?
Voglio rispondere a questa domanda partendo dalle intenzioni di ricerca degli utenti che utilizzano ogni giorno un motore di ricerca.
Google sta diventando sempre più “evoluto” e capace di riconoscere l’intento di ricerca dell’utente ed offrire i contenuti che meglio soddisfano quella specifica ricerca.
Questo significa che un SEO (o una SEO) devono lavorare NON solo sulla “parola chiave” ma devono sempre tenere presente l’intenzione di ricerca, cosa si aspetta di trovare l’utente che effettua una determinata ricerca su google così da soddisfarlo (o tentare di soddisfare a pieno le aspettative).
L’intento di ricerca ha anche a che fare con la user experience ecco che la progettazione web torna ad essere un elemento fondamentale anche in ottica SEO.
Un utente che “atterra” dopo aver fatto una ricerca su una pagina che lo soddisfa anche da un punto di vista di navigazione (testo curato, formattazione, immagini ottimizzate, velocità di caricamento della pagina, approfondimenti, link ecc.) sarà un utente soddisfatto e questi segnali aiuteranno la pagina ad emergere e ad essere ben posizionata.
Innanzitutto chiariamo subito che per contenuto non necessariamente intendo un testo, un contenuto per il motore di ricerca può essere un video, un post, una infografica, una guida, una selezione di link ecc. Sicuramente ti sarai chiesto come scrivere questi contenuti e come renderli graditi ai motori di ricerca.
La prima regola (ripetiamolo) è scrivi pensando a cosa desiderano sapere i tuoi utenti, non pensare ai motori di ricerca o alla semplice “chiave di ricerca” per cui vuoi essere posizionato.
Immedesimati nell’utente e cerca di soddisfare le sue necessità, a partire da queste costruisci il contenuto della pagina.
Che vuol dire scrivere contenuti per gli utenti?
Dobbiamo partire dalle “intenzioni” degli utenti che utilizzano il motore di ricerca. L’utente cerca su google per soddisfare una sua esigenze nel minor tempo possibile.
Il motore di ricerca propone, sulla base della ricerca dell’utente, i contenuti (le pagine) che ritiene migliori per soddisfare quella specifica esigenza dell’utente.
Questa in sintesi la chiave del successo del tuo contenuto:
Scrivi per rispondere ad una precisa esigenza dell’utente, per rispondere ad una precisa domanda dell’utente, in modo che il motore di
Che tipologie di ricerche (query) può effettuare l’utente?
Le “domande / ricerche” che un utente può fare sul motore di ricerca non sono tutte uguali, pensaci un attimo, a volte cerchi una risposta ad una domanda:
Qualche esempio di questa tipologia di Query:
“cinema a firenze”, “calendario serie A”, “meteo prato” sono tutte ricerche informative, voglio conoscere una risposta, altri esempio possono essere “nascita repubblica italiana”. In questi casi Google tenderà a privilegiare siti informativi che rispondono alla necessità di “informazione” dell’utente.
Altre volte apriamo Google.it per cercare come si fa una determinata cosa, o per avere informazioni su un argomento:
Esempi:
“come fare la torta margherita”, “come posizionare un sito internet”, “come realizzare un sito web”, “come cucinare la bistecca alla fiorentina”, “configurare un router”, “Arrigo Sacchi” gran parte delle query di ricerca fatte dagli utenti è di questa tipologia.
Altre volte ancora magari non ci ricordiamo l’indirizzo preciso di un sito internet o di un servizio web, oppure vogliamo trovare una informazione su un determinato sito internet e allora lo andiamo a cercare sul motore di ricerca:
Esempi:
“pagina assistenza Facebook”, “google strumenti per le lingue”, “converse all star”, “assistenza Aruba”, “Messi transfermarkt” ecc. in questo caso il motore di ricerca mostrerà in SERP sicuramente i siti internet del “brand” o del sito web cercato.
Altre volte invece vogliamo scoprire il prezzo di un determinato prodotto o servizio perchè magari stiamo valutando un acquisto:
Esempi:
“costo samsung s6”, “prezzo b&b firenze”, “costi software invio mail” ecc. in questi casi Google mostrerà prevalentemente siti dove posso acquistare (e-commerce nell’esempio della query “costo samsung s6”).
Ricordati anche che l’utente “mescola” spesso queste diverse tipologie di ricerca tra di loro.
L’utente può mescolare ad esempio “query informative con intenziondi acquisto” così da far diventare l’intenzione di ricerca più complessa da interpretare. In questi casi il motore di ricerca, terrà conto di questa complessità nei risultati da presentare all’utente proponendo un “mix” tra differenti tipologie di siti web.
Qualche esempio:
“penna usb 128 gb”, “le migliori scarpe runner” query informative che possono anche essere interpretate come una volontà “implicita” di acquisto. Ottime ricerche da intercettare per aumentare le vendite di un e-commerce!
Non solo, sempre a livello di “intenzione” di ricerca dell’utente, ricordati che ci sono anche SERP (risultati della ricerca) che vengono personalizzate da google e “tarate” sull’utente.
Esempio se io tutti i giorni vado a visitare il sito web ViolaNews, se cerco “fiorentina” su google, il motore di ricerca tenderà a farmi vedere risultati inerenti la squadra di calcio di Firenze piuttosto che la “fiorentina” intesa come bistecca 🙂
E’ importante considerare le intenzioni di ricerca dell’utente perchè in questo modo posso creare un contenuto che RISPONDA a una precisa intenzione dell’utente, a una precisa domanda che l’utente si pone, la gran parte delle intenzioni di ricerche degli utenti riguarda infatti query di tipo informativo.
Sulla base delle intenzioni di ricerca dell’utente possiamo classificare le diverse tipologie di ricerca
- Query informative:
Voglio sapere come fare una determinata cosa, voglio avere informazioni su un determinato argomento. - Query con una precisa intenzione di azione:
Voglio acquistare un prodotto, prenotare un volo, iscrivermi a un corso, compiere una precisa azione. - Query personalizzate su un determinato utente:
Sulla base della posizione geografica dell’utente, delle sue precedenti navigazioni, il motore di ricerca propone determinati risultati sulla SERP - Query legate ad una determinata marca:
Non ricordo la pagina ufficiale del Comune di firenze e allora cerco su internet, voglio visitare il sito dell’università di Bologna, e lo cerco su Google - Query legate ad un determinato sito web:
Per esempio se voglio visualizzare le regole per inserire un articolo su ebay posso cercare “vendere su ebay” ecc.
Capire la tipologia di una chiave di ricerca è molto importante, perchè il tuo contenuto dovrà rispondere ad una precisa intenzione di ricerca dell’utente.
Ricordati sempre che l’utente può, nelle sue ricerche, anche “mescolare” le tipologie di query riportate e quindi avere sia intenzioni informative sia intenzione di acquisto, i tuoi contenuti dovranno tenere presente anche questi aspetti e rispondere ad una precisa richiesta dell’utente.
I contenuti utili all’utente sono graditi anche al motore di ricerca
L’interesse del motore di ricerca è quello di mostrare all’utente i contenuti più pertinenti sulla base della ricerca effettuata, devono essere risultati graditi all’utente, questo perchè il business di google è vendere pubblicità (google adwords) e per google è fondamentale la soddisfazione dell’utente, se l’utente trova quello che cerca tornerà ad utilizzare il motore di ricerca ed a visualizzare gli annunci pubblicitari (le google Adwords).
Per questi semplici motivi soddisfare l’utente è il primo passo (non il solo) per creare una pagina gradita al motore di ricerca, certo non si esaurisce qui il discorso del “posizionamento sui motori di ricerca” e la SEO è una questione FORTEMENTE TECNICA ma sicuramente se scrivi contenuti per il web devi necessariamente considerare le intenzioni di ricerca dell’utente per rispondere ad una sua precisa richiesta, vedrai che anche google premierà il tuo contenuto!
Conclusioni: analizza le query di ricerca su cui vuoi competere ed offri risposte utili
Ogni contenuto dovrebbe essere realizzato non per “ego” o per dimostrare quanto si è bravi a scrivere. Un contenuto deve essere scritto, quando si vuole fare marketing che funziona e porta risultati concreti, per rispondere ad una precisa esigenza da parte dell’utente. Pensa sempre all’intenzione di ricerca del tuo visitatore tipo, del tuo target ed agisci e scrivi di conseguenza, in questo modo anche il motore di ricerca ti premierà!
Di seguito un video direttamente da Google (del 2011 quindi non proprio recente) di cui però consiglio tuttora la visione (è in inglese ma sottotitolato) e che mostro sempre quando faccio docenza sulla SEO. Già in quegli anni era molto chiaro l’intento di diventare un motore di risposte. Anche gli ultimi aggiornamenti che tanto hanno “squassato le SERP” di cui tanto si sta parlando in questi mesi (aggiornamento ribattezzato Fred Update / marzo 2017) vanno esattamente in questa direzione.
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