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Ottimizzazione SEO “in pagina”: 8 errori gravi che possono pregiudicare la visibilità dei tuoi contenuti

Recentemente, in qualità di consulente e formatore SEO, ho svolto una consulenza presso una azienda con cui abbiamo avviato un percorso di formazione e consulenza dedicata alla SEO e all’utilizzo di WordPress.

L’azienda ha un sito internet su piattaforma WordPress, realizzato da poco (circa 6/7 mesi) su cui, come spesso capita, sono stati realizzati, in fase di progettazione e sviluppo diversi errori.

In questo articolo, ti propongo i principali contenuti della mia prima lezione/consulenza così da aiutarti, spero, a non ripetere gli stessi errori di questa azienda sul tuo sito internet. Ovviamente l’ottica non è di critica ma costruttiva, e il focus sempre sulle soluzioni da adottare!

Ottimizzazione SEO “in pagina”: gli errori da evitare

1. Evita navigazioni complicate, rendi semplice l’alberatura del tuo sito web

Iniziamo subito dalla navigazione. L’architettura di un sito internet è fondamentale per far capire agli utenti ed ai motori di ricerca come il contenuto e le varie categorie prodotto si articolano. Il primo errore commesso da questa azienda è un’architettura del sito web poco chiara e che comporta troppi click per arrivare alla pagina prodotto.

Sistema corretto:

Home – Pagina / Pagina categoria / Pagina della scheda articolo (se hai un e-commerce eccoti alcuni consigli su come ottimizzare la scheda articolo)

Il primo aspetto che cureremo con questo cliente è la semplificazione dell’architettura.

Evita navigazioni complesse, fai in modo che in pochi click l’utente (ed il motore di ricerca) possano navigare tutto il tuo sito web!

2. Evita contenuti duplicati, non ridondare inutilmente le pagine del tuo sito internet

Il sito presenta un catalogo prodotti che contiene molto pagine con gli stessi contenuti (visto che il prodotto venduto è lo stesso e variano solo minimi dettagli).

Per esempio lo stesso articolo viene prodotto in una decina di versioni in cui cambia soltanto un parametro (la dimensione di un componente), sono state create pagine per ogni variante, errore grave. E’ come se un e-commerce che vende scarpe creasse una pagina per ogni taglia di scarpa!

Compatteremo le pagine “aggregandole” e quindi riducendole! Le url eliminate avranno ovviamente i redirect 301 verso la pagina che rimarrà presente nel catalogo.

Cosa sono i redirect 301?

Iniziamo col dire che il 301 è un codice di stato del protocollo HTTP mediante il quale, in fase di scambio di informazioni tra un server ed un client, il primo comunica al secondo che la pagina web richiesta non si trova più alla URL originale ma è stata spostata, ed è stata spostata in via definitiva e permanente. (Fonte: http://bit.ly/2gGaIZx)

Se ELIMINI UNA URL indicizzata dal motore di ricerca è necessario comunicare a Google il NUOVO indirizzo.

Pensaci bene, la stessa cosa che avviene se cambi casa, affinchè il postino continui a portarti la posta dovrai comunicare che hai CAMBIATO indirizzo. Il redirect 301 serve a far capire al motore di ricerca che una pagina NON esiste più e che ha cambiato indirizzo.

Nel caso del nostro cliente, i redirect 301 saranno necessari perchè andremo ad “accorpare” gli articoli e di conseguenza le pagine duplicate saranno eliminate e quegli url saranno reindirizzati verso la nuova pagina che aggrega le varie varianti articolo.

L’altro vantaggio di questa operazione sarà che il motore di ricerca avrà meno pagine da considerare e quindi l’indicizzazione delle pagine avverrà in modo più efficace!

Se utilizzi WordPress ecco un comodissimo plugin:

REDIRECTION
Facilissimo da utilizzare consente di andare a creare il redirect:

In “source url” verrà inserito l’indirizzo NON più esistente, in target URL l’indirizzo a cui deve essere reindirizzato l’utente!

3. Url delle pagine

Gli articoli sono stati ERRONEAMENTE caricati semplicemente dal gestionale aziendale, questo significa che gli URL non sono ottimizzati ma sono “orribili cose” tipo:

sitoweb/m40123/ (l’url è dato dal codice articolo, lo SKU)

dovranno essere rinominati con nomi contententi il nome dell’articolo esempio:

sitoweb/maglione_lana_uomo/ (url “chiaro ed indicativo dell’articolo in questione”)

4. Tag Title NON ottimizzato

Il title della pagina (in html il TITLE è un tag che è presente nel tag head di ogni pagina web) è un importante elemento della SEO “onpage”, e deve quindi essere ben fatto, è consigliabile un testo di 60-65 caratteri, se usi WordPress ci sono molti plugin che consentono di personalizzare il tag Title, per esempio i famosissimi SEO Yoast ed All-in-One SEO.

Spesso le informazioni contenute nel TITLE non sono ben costruite.

Un buon TITLE deve essere invitante ed invogliare al click perchè il title viene utilizzato nei risultati del motore di ricerca e quindi può incidere sulla possibilità che un utente tra i tanti risultati visualizzati scelga proprio il tuo sito web!

Snippet di una ricerca su Google.it

5. Meta tag description assente

Troppe volte come consulente SEO o come formatore in area web marketing e SEO mi sono trovato davanti siti web SENZA questo importante meta-tag (la description).

E’ una informazione importante perchè può essere utilizzata (insieme al tag title) come “snippet nella pagina” (qui un bell’articolo dal blog di SEMRush su come Google costruisce i risultati della ricerca) per tanto deve essere accattivante, ben scritta, unica per ogni pagina del tuo sito web e contenere un riassunto breve, un abstract della pagina in questione (direi intorno ai 200 caratteri).

6. Testo della pagina SENZA titolazioni

Tante volte come consulente mi sono trovato davanti pagine che NON avevano i corretti tag html per i titoli.

Riporta SEMPRE un titolo principale (h1) un eventuale abstract / riassunto dell’articolo, un sottotitolo (h2) e altri titoli che identificano i paragrafi in cui l’articolo si sviluppa (titolazioni di terzo livello, h3) questo schema aiuta il lettore e quindi l’usabilità ed anche il motore di ricerca a capire bene i contenuti della tua pagina!

Per approfondire: http://www.w3schools.com/TAgs/tag_hn.asp

7. Contenuti assenti e non chiari

Inutile girarci intorno, il motore di ricerca, vuole contenuti ben scritti, fatti bene e chiari e che sopratutto RISPONDANO AD UNA PRECISA ESIGENZA DI RICERCA DELL’UIENTE, le query infatti NON sono tutte uguali (qui un mio articolo di approfondimento: Creare contenuti di valore analizzando le intenzioni di ricerca degli utenti).

Scrivi contenuti creati per soddisfare una richiesta dell’utente, crea valore e scrivi in modo chiaro!

Questo è un valore anche per siti di commercio elettronico!

8. Linking interno poco curato

Il linking interno di un sito è un elemento molto importante e spesso poco curato, in alcuni casi per nulla curato. Invece è fondamentale fornire all’utente (e al motore di ricerca) articoli correlati e link per approfondire la tematica che sta trattando la pagina così da contestualizzare il contenuto in un “unvierso più ampio” ed offrire altri contenuti utili o altri ARTICOLI utili.

Queste le ottimizzazioni fondamentali che come consulente SEO farò realizzare come primo step di lavoro a questa azienda fiorentina.

Se anche il tuo sito web presenta questa tipologia di errori
CORRI SUBITO AI RIPARI!
Se hai bisogno di una consulenza, CONTATTAMI immediatamente, non perdere tempo, RISOLVI i tuoi problemi SEO e rendi il tuo sito internet ottimizzato per i motori di ricerca!

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