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Quanto farsi pagare nelle professioni del “web”

Che tu sia un redattore, un consulente web, un web designer, un consulente SEO o un social media manager il tema del “quanto farsi pagare” è sempre cruciale.

Ho letto tantissimi post sull’argomento e non pretendo di aggiungere quali novità eclatanti 🙂 voglio solo dire la mia.

Quanto farsi pagare nel meraviglioso mondo del digitale?

 

Intanto va considerato il piano dell’inquadramento fiscale, un conto è se si è un freelance nel regime dei minimi, uno sviluppatore web iscritto all’albo degli ingegneri, un socio di una web agency (questo è il mio caso per esempio, lavorando come socio dell’agenzia fiorentina koris), un altro se si lavora a prestazione occasionale. Tutte queste casistiche presuppongono costi molto diversi tra di loro, costi che vanno coperti.

Analisi dei tuoi costi fiscali

Il primo passaggio, secondo me, è quello di definire i costi fiscali della tua attività. Nel mio caso incidono per circa il 50%, questo vuol dire che se fatturiamo un lavoro da 1000 euro, 500 euro se ne vanno in tasse.

Analisi dei costi dell’agenzia web (o del singolo freelance)

Come web agency abbiamo un ufficio, una linea adsl, le bollette da pagare, la commercialista, i software utilizzati (spesso a canone mensile), la formazione fondamentale nel nostro settore (editor per l’impaginazione, software di analisi SEO, software per la parte social ecc). Tutte voci di spesa che vanno coperte e quindi previste. Anche in questo caso ci sono situazioni diverse, un consulente seo singolo può ad esempio lavorare da casa, ma avraà comunque dei costi fissi per forza di cose!

Che tu sia un SEO, il socio di una agenzia web, uno sviluppatore PHP, un grafico, un social media marketer: quanto vuoi guadagnare l’ora?

Definire un costo orario è una strada (oppure un costo a giornata) per definire quanto devi chiedere per coprire i costi fiscali, per coprire i costi fissi.

Esperienza e competenza

Ovviamente è fondamentale l’esperienza, gli anni di lavoro e di formazione alle spalle, e l’esperienza!!!

Il nostro è un settore giovane ma gli anni di esperienza pesano!

Il fattore cliente per cui sto lavorando, facendo consulenza marketing, realizzando il nuovo sito web… lo consideriamo?

Un altro fattore che potrebbe essere considerato è il “cliente” a cui stai vendendo un servizio, questo perchè potrebbero esserci maggiori responsabilità o pressioni a seconda del cliente per cui stai facendo il sito web oppure una consulenza, noi non consideriamo questo fattore nella definizione del nostro costo, ma potrebbe essere un elemento in più da mettere in conto.

Riassumendo:

Prova a fare questo calcolo a partire da un costo orario (metto dei range realistici nel nostro settore) per esempio 35/40/45/50 euro + iva l’ora e vedere quanto viene il netto sulla base di:

  • Regime fiscale
  • Costi da sostenere (fissi e variabili)

solo così puoi farti una idea di quanto davvero guadagni per ogni ora di lavoro. Nel conteggio considera anche che non tutte le ore-lavoro sono produttive, c’è infatti del “tempo” che se ne va per ottemperare agli aspetti non strettamente produttivi, variabili a seconda della struttura (un conto è un freelance un conto una agenzia web) alcuni esempi: aspetti amministrativi (fatture, F24, fornitori ecc); investimenti commerciali (colloqui con clienti potenziali, marketing ecc.); formazione personale, fondamentale in un settore come quello del web che cambia molto velocemente e lo sappiamo bene.

Detto questo, ecco una lista di post su questo argomento che ho trovato molto utili (almeno per me) e che terrò aggiornati nel tempo:

L’importante è che il tuo costo orario sia frutto non del “caso” ma di una attenta riflessione!!!

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