In alcune nicchie, magari non troppo competitive avere un dominio con parola chiave nel nome (in inglese Excat Match Domain) può dare “una spinta” alla visibilità sui motori di ricerca, ovviamente se il tutto è accompagnato da un sito internet ben fatto e con contenuti ben curati anche in ottica SEO.
Il nome del dominio è soprattutto un elemento fondamentale nella comunicazione di un’azienda, va scelto con la massima cura ed attenzione!
Come consulente SEO (ed in generale come consulente web) invito sempre l’azienda a pensare bene al nome da dare al progetto web (il nome del dominio) consigliando sempre di pensare da un punto di vista di COMUNICAZIONE e anche in ottica SEO (quindi di analisi delle chiavi di ricerca) questo se il settore lo consente. Ad oggi in alcuni settori avere una chiave di ricerca nel nome di dominio non serve praticamente a nulla, ma, in alcune nicchie specie nella “local search” può essere un segnale importante lato SEO.
Teniamo anche presente che Google ha già più volte dichiarato di penalizzare i siti internet che si basano esclusivamente su domini che hanno esclusivamente il segnale della parola chiave nel nome di dominio ma non contenuti ben fatti. Si tratta in sostanza di progetti a bassa qualità, su cui vengono utilizzate tecniche di black SEO (tecniche per ingannare il motore di ricerca e che non seguono le linee guida di Google per i webmaster).
Ricordati che la Reputazione di un progetto web, si lega anche alla scelta del nome del dominio.
Il dominio è uno degli elementi caratterizzanti dell’immagine in rete di un’azienda. E’ quindi uno degli aspetti da tenere in massima cura sia a livello legale (tutela del proprio marchio – brand) sia a livello di comunicazione aziendale, sia per quanto riguarda gli aspetti legati al marketing e al commerciale.
Per la verità in agenzia non abbiamo avuto, fino ad oggi, casi “eclatanti” di domini scelti male e che possono essere addirittura negativi per la comunicazione aziendale, ma si narrano tante leggende, magari ci farò un post in futuro tipo “i 10 peggio nomi di dominio del web, anzi di’ web come si dice a Firenze” 🙂
Il dominio ti rappresenta sulla rete internet! Non scordarlo mai nelle tue scelte!
Il dominio rappresenta l’azienda (o il professionista) sulla rete internet, ha anche un valore lato visibilità e comunicazione, iniziamo con alcuni semplici consigli per tutelare il tuo dominio ed evitare brutte sorprese, come cybersquatting (ovvero una attività illegale volta a “rubare” il dominio di un brand o di una azienda per poi rivenderlo), furto di identità, perdite di dati, typosquatting (quando vengono occupati nomi di dominio che sfruttano possibili errori ortografici dell’utente in fase di digitazione del nome di dominio).
Ecco i consigli “generali” quando registri un dominio:
- Whois prvato.
In fase di registrazione (qualsiasi sia il tuo dominio) puoi rendere privati (non visibili) i dati della persona o dell’azienda che sta registrando il dominio. In questo modo non sarà possibile visualizzare ragione sociale e dati dell’azienda (o del privato) che ha registrato il dominio. - Blocco del dominio (stato locked).
Questo stato garantisce che non possono essere effettuate operazione di trasferimento o di cambio dati sul dominio. - Controllare se il dominio esisteva prima della registrazione e sopratutto che tipo di contenuti erano stati inseriti.
Tramite strumenti come waybackmachine che ti consente di visualizzare che cosa esisteva prima della registrazione da parte tua del dominio. - Assicurarsi di essere avvertiti in prossimità della scadenza del dominio (per evitare di dimenticarsi di rinnovarlo).
Quasi tutte le aziende presso cui si possono registrare il dominio avvertono mesi prima della scadenza, ma per sicurezza, aggiungere un alert sul proprio calendario. - Tenere sempre aggiornate le informazioni dell’intestatario del dominio.
Se cambiano, e può capitare, ricordarsi di aggiornarle, per esempio cambio del responsabile legale dell’azienda, della sede legale ecc. - Presidiare.
Acquistando il proprio dominio nelle principali estensioni (.it, .com, .org, .eu ecc.) ricordati di farlo sempre, un dominio attualmente ha un costo annuale molto molto basso, quindi presidia il nome del tuo progetto web!
Ci sono siti internet (quindi anche domini) che vendono siti già esistenti.
Acquistare domini/siti già esistenti, può essere una strategia anche lato SEO per alcuni progetti (ricordati sempre che ogni progetto deve avere una propria strategia di web marketing).
Certo devono essere siti internet di qualità, magari con un bel dominio. Ricordati che questa operazione necessità della massima attenzione per verificare che tipo di contenuti ci sono sul sito internet che si sta acquistando, se sono in corso penalizzazioni da parte di Google su quel nome di dominio e sopratutto che profilo di link in entrata sono stati fatti su quel sito web. Prometto di approfondire in un prossimo post questo argomento, ovviamente se ti serve una consulenza su questo aspetto, contattami.
In poche parole, se acquisti un dominio già esistente, valuta sempre la qualità del sito, insomma, vai su un usato sicuro :).
Ecco qua un paio di siti web dove è possibile acquistare siti internet già esistenti: http://bit.ly/1DNSGuR – http://bit.ly/1QjAQGS
Come faccio a vedere a chi appartiene un dominio? A volte può essere utile, eccoti due link da aggiungere subito ai tuoi preferiti:
– Per i domini “.it”: www.nic.it
– Altre estensioni/LTD: www.whois.com (tra i tanti che offrono questo servizio)
Il nome del dominio può costituire ancora oggi un fattore importante su alcune SERP (NON su tutte)
In realtà il nome di dominio “secco” non è l’unico segnale che il motore di ricerca può valutare (stiamo parlando non in termini generali ma esclusivamente riguardo ai segnali offerti dal nome del dominio scelto dall’azienda), vediamo quindi quali sono i SEGNALI che possono essere valutati da Google a livello di dominio.
Segnali di posizionamento sui motori di ricerca legati al dominio
1. Età del Dominio: i domini più anziani possono avere maggior valore dei domini “appena nati”
2. Parola chiave all’interno del Dominio: in passato dava una spinta fenomenale oggi un po’ meno, ma può essere parte di una buona strategia specie su alcune parole chiave. Non solo, vengono evidenziate nei risultati in grassetto nel così detto snippet, nella SERP (risultati della ricerca). Non è necessario solo posizionarsi bene sul motore di ricerca per una determinata chiave di ricerca, l’utente deve anche cliccare sul nostro sito web, quindi aumentare la “propensione al click” (CTR, click to rate in inglese) di un utente può essere un obiettivo molto importante.
Tieni sempre presente LA TUA UTENZA e il fatto che oltre a “vederti” nei risultati di ricerca, l’utente deve CLICCARE SUL TUO SITO INTERNET scegliendolo tra gli altri siti web che il motore di ricerca mostra!!
3. Quando scade il tuo dominio? La data di scadenza di un dominio, può essere utilizzata come un fattore nel predire la legittimità di un dominio”, l’importanza di un progetto, la sua affidabilità.
4. Domini geografici: da un punto di vista della comunicazione se sei interessato ad un determinato mercato (esempio Francia) meglio dotarsi di un dominio con “estensione” di quel paese (nell’esempio .fr)
6. L’intestatario del dominio ha registrato altri domini, e quali? Se alcuni dei domini sono stati penalizzati da google meglio evitare di registrarlo con i dati di quell’intestatario, stesso discorso se hai una rete di siti web con il fine esclusivo di fare link building “sporca” verso il sito principale.
In conclusione, scegli con la massima attenzione il nome del dominio, evita anche nomi troppo lunghi o difficili da ricordare o difficili da dettare al telefono, cerca di scegliere nomi di dominio che siano semplici, chiari che non siano già utilizzati da altri il focus deve essere sulla comunicazione, ma non scordarti che un dominio può anche avere un valore lato SEO 😉